Maxwell Megan - 2013 - Lasciami andare via by Maxwell Megan

Maxwell Megan - 2013 - Lasciami andare via by Maxwell Megan

autore:Maxwell Megan [Maxwell Megan]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Romance, Contemporary
ISBN: 9788854173507
Google: CWsSBAAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2014-09-10T16:00:00+00:00


Si nos dejan, buscamos un rincón cerca del cielo / Si nos dejan, haremos con las nubes terciopelo /Y ahí juntitos los dos, cerquita de Dios será lo que soñamos /Si nos dejan, te llevo de la mano, corazón, y ahí nos vamos / Si nos dejan, de todo lo demás, nos olvidamosssssssssss / Si nos dejan…13

Stare tra le sue braccia è il miglior rimedio contro i miei dubbi.

Stare tra le sue braccia è la cosa più bella di tutta la mia vita.

Stare tra le sue braccia mi fa sentire amata e al sicuro.

Quando la canzone finisce, mi lascio guidare da lui e ci sediamo vicini sul divano. Adoro i suoi baci. Quando le nostre bocche si separano lui dice, con un’espressione allegra: «Il tuo “che dispiacereeeee” di fronte alla partenza di Laila non mi ha ingannato. Qual è il problema con lei?»

Il suo commento mi fa ridere, ma non rispondo e chiedo a mia volta: «Cos’è questa storia di Londra?»

«Lavoro, tesoro. Tre giorni. Massimo quattro».

«E quando pensavi di dirmelo?»

«Be’, qualche giorno prima». Vedendo la mia espressione aggiunge: «Sai che lì…».

«…c’è Amanda, giusto?».

Eric mi guarda e io sostengo lo sguardo.

Come sempre quando tocchiamo questo argomento, la tensione tra noi cresce, finché lui mormora: «Quando ti fiderai di me? Penso di averti già dimostrato che…».

«È Amanda», lo interrompo. «Come faccio a fidarmi?».

Scuote la testa, chiude gli occhi e dice: «Tesoro, se non ti fidi vieni con me. Accompagnami. Non ho niente da nascondere. Vado solo a lavorare. Sono il capofamiglia e ho dei doveri».

Lo capisco. Ha più che ragione, ma Amanda… Laila… quelle donne mi fanno dubitare, non di lui, ma di loro.

Eric si alza. Va fino al mobile bar e, senza smettere di guardarmi, si serve un whisky mentre Luis Miguel canta Te Extraño. Poi torna al divano e, sedendosi accanto a me, dice: «Sdraiati».

Lo guardo sorpresa e lui insiste: «Sto aspettando».

Faccio ciò che mi chiede. La libidine nel suo sguardo mi ha fatto effetto. Quando sono supina, infila le mani sotto al mio comodo vestito di cotone, tira le mie mutandine e me le toglie. Per fortuna, non me le ha rotte.

Accaldata, osservo come mi guarda, finché mormora: «Piega le gambe e aprile».

Woooooooooow… sesso! Ma, un po’ imbarazzata, dico: «Eric, Laila può arrivare da un momento all’altro e…».

«Fallo», esige.

Infervorata dal suo sguardo ed eccitata per il suo ordine, ubbidisco. Mi sistema un cuscino sotto il sedere e, quando il mio pube è all’altezza che desidera, afferra il suo bicchiere di whisky. Poi dopo averne versato un goccio sul mio sesso, mormora: «Piccola, come dice la canzone, la sola cosa che voglio sono questi momenti con te. Voglio solo berti».

Subito dopo posa la bocca sul mio accaldato e umido sesso e io ansimo. I suoi colpi di lingua mi fanno impazzire e, quando stringe il mio clitoride e lo mordicchia, lascio andare un gemito.

Mi abbandono a lui.

Oh… sì!

Lascio che le sue mani mi aprano le cosce mentre la sua bocca succhia, lecca, mordicchia e mi fa fremere. Mi porta al settimo cielo, all’ottavo o ovunque voglia lui.



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